Note Storiche
La Parrocchia della Cattedrale, nel corso dei secoli, ha avuto collocazioni diverse, per varie ristrutturazioni, annessioni e smembramenti dei territori parrocchiali cittadini.
Nei primi anni del secolo XVI, e certamente nel 1567, la città di Reggio Calabria era suddivisa in ventuno piccolissime Parrocchie, di cui ben nove avevano sede nel territorio dell’odierna Prepositura della Parrocchia della Cattedrale.
Esse erano precisamente: San Leo de’ Cavallari, Sant’Eustachio, San Nicola delle Colonne, Santa Maria di Milobi o della Stilla, San Nicola de’ Fiscolis, Santa Maria di Penne con San Nicola de’ Princi, SS. Vito, Modesto e Crescenzio, Santa Maria di Ganzerina, San Sebastiano de’ Epidemiis.
A quest’ultima Parrocchia, già nel 1564, era stata assegnata la più antica Parrocchia di S. Gregorio. Infatti, l’Arcivescovo Mons. Gaspare del Fosso - ritornando dal Concilio di Trento – condusse con sé alcuni Padri Gesuiti, perché fondassero un Collegio della loro Compagnia, e concesse loro, per l’esercizio del culto, la Chiesa di S. Gregorio, trasferendone la Parrocchia in essa esistente.
Nel 1567, l’Arcivescovo Gaspare Dal Fosso ridusse a dodici il numero delle Parrocchie della città, e, di quelle citate, scomparvero: San Leo de’ Cavallari , annessa a Santa Maria di Penne, Sant’Eustachio, annessa a San Nicola delle Colonne, San Nicola de’ Fiscolis e SS. Vito, Modesto e Crescenzio, annesse entrambe a Santa Maria di Ganzerina.
Con successivo decreto dell’ 11 Ottobre 1596, lo stesso Arcivescovo portò a otto il numero della Parrocchie cittadine, sopprimendo, fra le altre, la Parrocchia di Santa Maria di Penne, che andò unita a quella di San Sebastiano Martire.
Alla fine del XVI secolo, il territorio corrispondente a quello della odierna Parrocchia della Cattedrale era suddiviso fra tre Parrocchie: 1) San Nicola delle Colonne, con 400 anime; 2) Santa Maria di Ganzerina, con 1200 anime; 3) San Sebastiano Martire, con 1600 anime.
- La prima, nel secondo decennio del Seicento, trasferì la sede parrocchiale nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo, assumendone il titolo. Essa estese gradualmente la sua giurisdizione territoriale, in conseguenza di successive aggiunte di benefici, giungendo al torrente Sant'Agata, fino al 1631, anno in cui l’Arcivescovo Annibale D’Afflitto suddivise l’ampio territorio erigendo a Sbarre le tre Parrocchie tuttora esistenti, di Santa Maria del Soccorso, di Santa Maria d’Itria, di Santa Maria di Loreto.
- La seconda, per la ristrettezza della Chiesa, nel 1616 fu trasferita in San Nicolò del Pozzo, assumendone il titolo.
- La terza, per lo stesso motivo e per esplicita disposizione arcivescovile, prese sede in una Cappella del Duomo e vi rimase per quasi due secoli.
Nel 1767, con decreto dell’Arcivescovo Alberto Maria Capobianco del 6 Agosto 1770, la antichissima Parrocchia di San Nicola dei Bianchi, il cui territorio si estendeva a Nord fino a Santa Lucia, fu trasferita nella Chiesa di San Gregorio Magno, allora sede della Parrocchia della Cattedrale, e ne assunse il titolo.
Si giunse in questa situazione fino al XVIII secolo, e al terremoto del 1783.
Nella città riedificata, le suddette tre Parrocchie furono trasferite e sistemate nelle sedi che manterranno stabilmente:
- la Parrocchia dei SS. Filippo e Giacomo nella Chiesa degli Agostiniani (attuale Chiesa di Sant’Agostino);
- la Parrocchia di San Sebastiano Martire, nel 1785, nella Chiesa del Crocifisso dei Minori Riformati (attuale Chiesa del Crocifisso);
- la Parrocchia di San Gregorio Magno e l’annessa Parrocchia della Cattedrale, il 14 Agosto 1787,
in Duomo, mutando il titolo in quello di “Santa Maria Assunta”, titolare della stessa Metropolitana.
Scompariva del tutto la Parrocchia di San Nicolò del Pozzo, il cui territorio restò diviso fra la Parrocchia dei SS. Filippo e Giacomo e la nuova Prepositura di Santa Maria Assunta del Duomo, alla quale fu anche affidata parte del territorio appartenente a San Sebastiano e all’altra Parrocchia di San Giorgio de Gulphersis.
La Prepositura della Cattedrale succede dunque solo di nome a San Nicola dei Bianchi ed a San Gregorio Magno, giacchè ottiene un territorio interamente diverso.
Primo parroco e prevosto della Parrocchia della Cattedrale venne nominato Don Alessandro Tommasini, già parroco della Chiesa di San Gregorio Magno e futuro Arcivescovo della Diocesi reggina.
Il riconoscimento civile della Parrocchia della Cattedrale fu fatto dal Re Ferdinando IV di Borbone, nel 1798.
Fonti delle Note Storiche:
o Libri paroeciales renatorum
o Libri paroeciales confirmatorum
o Libri paroeciales matrimoniorum
o Libri paroeciales defunctorum
o De Lorenzo – Le trasformazioni della Parrocchia di Reggio negli ultimi quattro secoli (in Rivista Storica Calabrese – anno 1897)
o D. Spanò Bolani – Storia di Reggio Calabria – voll. 1 e 2 Ed. D’Angelo – Reggio Calabria – 1891
o Guarna-Logoteta – Notizie cronistoriche di Reggio Calabria – voll. 1 e 2 Ed. D’Angelo – Reggio Calabria – 1891
o Guarna-Logoteta – Storia delle Parrocchie della Diocesi Reggina (in Rivista Storica Calabrese – anno 1901 e 1902)